Piccolo borgo dell’entroterra Riminese, un tempo era un importante avamposto dei Malatesta con una rocca che domina dall’alto, con la sua imponente mole, tutta la zona circostante comprendente le colline romagnole e la Riviera romagnola. Fa parte, assieme ad altri 4 comuni riminesi, del club dei “Borghi più belli d’Italia”. 

Montefiore Conca è un piccolo comune situato a sud della provincia di Rimini, al confine con le Marche (provincia di Pesaro-Urbino). Il suo territorio, di circa 22 km², si estende sulle colline dell’Appennino tosco-romagnolo, poco distante dalla Valconca, la valle percorsa dall’omonimo fiume a cavallo tra Emilia-Romagna e Marche, che sfocia poi nel mar Adriatico. Si trova ad un’altitudine di 385 m s.l.m. A poca distanza dal comune (circa 15-20 km) si trovano, inoltre, le spiagge della Riviera Romagnola, in particolare quelle di Cattolica e Misano Adriatico (facenti parte anch’esse della provincia di Rimini), e di Gabicce Mare (in provincia di Pesaro e Urbino).

Molto vicino è anche il confine di Stato con San Marino. Le origini del paese sono molto antiche e altrettanto oscure: la tradizione lo vede sorto da Crustumium che fu distrutta dal mare 3000 anni fa. Nel 1136 Papa Innocenzo II dichiara che la chiesa di San Paolo è sotto la protezione Apostolica.
Nel 1320 Papa Giovanni XXII cedette Montefiore ai Malatesta. Nel 1371 furono censite le aree delle Marche e della Romagna, ciò permise di sapere che la popolazione di Montefiore ascendeva a 160 focolari. Nel 1372 il controllo della signoria passa a Galeotto che poi lo darà al figlio Galeotto Belfiore (soprannominato con questo aggettivo per essere nato nella rocca di Montefiore). Dopo la morte di Galeotto Belfiore (a 23 anni per un’epidemia) successe Carlo detto il Catone che sosteneva la Chiesa durante lo scisma d’Occidente. Morto anche Carlo nel 1429 gli successe il nipote Roberto detto il beato. Dopo la morte di Roberto (a 21 anni) subentrò il fratello Sigismondo Malatesta che regalò al suo territorio cultura, arte e prosperità. 

Però anche lui commise degli errori: il più fatale fu l’inimicizia col Papa che lo portò alla scomunica e alla sottrazione dei suoi territori. Tra questi vi fu anche Montefiore. Dal 1500 al 1503 fu sotto il dominio di Cesare Borgia. Dal 1504 al 1505 fu sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Dal 1506 al 1514 fu sotto il dominio della Santa Sede. Nel 1797 entrò a far parte della Repubblica Cisalpina. Nel 1815 fu inglobato dal Regno Italico di Napoleone. Dopo il Congresso di Vienna fu riaffidato alla Chiesa. Dopo la II Guerra d’Indipendenza entrò a far parte del Regno d’Italia. Nel 1863 gli venne cambiato il nome in Montefiorito e solo nel 1917 venne rinominato in Montefiore su proposta di Don Paolo Palmerini. La tradizione fa risalire tale toponimo da un’antica famiglia ebrea della zona. L’abitato è dominato dalla mole del castello, risalente alla metà del Trecento, ma recenti scavi archeologici (2006-2008) hanno ipotizzato che questo complesso esistesse già nell’XI secolo. 

Sulla terrazza dell’ultimo piano si può ammirare il panorama che spazia dalle coste della Riviera romagnola fino alla Repubblica di San Marino. A Montefiore è presente un santuario alla Madonna (Cella di Bonora che ogni anno viene visitata da migliaia di fedeli) dove vi è un antico dipinto con la Madonna che allatta suo figlio.

Fonte Wikipedia

MONTEFIORE CONCA 
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